Tindari e Cefalù
Il Tour di Tindari e Cefalù vi darà l'opportunità di visitare il monastero che ospita la statua della "Madonna Nera", insieme alla bellissima Cefalù.
Il Tour di Tindari e Cefalù vi darà l'opportunità di visitare il monastero che ospita la statua della "Madonna Nera", insieme alla bellissima Cefalù.
La prima tappa del Tour di Tindari e Cefalù sarà Tindari.
Tindari, arroccato su una roccia a picco sul mare, è rinomato a livello mondiale per il suo Santuario della Madonna Nera.
Questo villaggio fu fondato dai greci provenienti da Siracusa nel IV sec. a.C. La città si distinse per essere andata in soccorso di Siracusa stessa in occasione delle guerre contro i Cartaginesi. Oggi è un luogo di pellegrinaggio ma anche il sito di un antico tempio greco. Stupefacente anche la vista dalla Piazza del Santuario, a ridosso sul Mar Tirreno e la sottostante spiaggia di Marinello.
La seconda tappa del Tour di Tindari e Cefalù sarà Cefalù.
Lasciato Tindari, ci dirigeremo verso la provincia di Palermo, per raggiungere Cefalù. In questo delizioso villaggio di pescatori vi faremo lenire i vostri sensi. Oggi é principalmente famoso per la sua meravigliosa cattedrale normanna, inserita nel Sito UNESCO della Palermo Arabo Normanna e Cattedrali di Cefalù e Monreale. Ma é più che soddisfacente anche solo passeggiare per le numerose stradine fiancheggiate da graziose boutique.
Qui a Cefalù faremo una pausa. Ad ora di pranzo vi offriremo un ricco snack a base di Tavola calda siciliana, accompagnato da acqua e vino dell’Etna. Oppure, in alternativa, avrete un’ora di tempo libero per godervi il pranzo in uno dei numerosi locali nelle vicinanze.
Una volta finito il Tour, salirete di nuovo a bordo del nostro minivan.
Il ritorno a Catania è previsto verso le 19:00 circa.
Se il vostro alloggio non é a Catania, potete raggiungerci approfittando del nostro servizio transfer.
Scarpe comode, cappellino, protezione solare, bottiglietta d’acqua, macchina fotografica
L’itinerario potrebbe subire variazioni in base ad eventi straordinari, scioperi, cattivo tempo o altre situazioni non prevedibili e non dipendenti dalla nostra volontà
Trasporto in lussuoso Minivan con aria condizionata, Mercedes o similare.
Escursione in gruppo piccolo, max 8 persone
Seggiolino per bambini (su richiesta)
Autista a disposizione per l’intera giornata
Free snack e degustazione di prodotti tipici siciliani, con acqua e vino rosso dell’Etna
Guida turistica autorizzata all’interno dei siti archeologici e/o monumenti (disponibile a pagamento e su richiesta)
Biglietti di ingresso ai monumenti
Pranzo completo
Tutto ciò non specificato nella lista “incluso nel prezzo”
Cefalù è un comune italiano di 14.323 abitanti della città metropolitana di Palermo in Sicilia. È situato sulla costa siciliana settentrionale, a circa 70 km da Palermo, ai piedi di un promontorio roccioso. È uno dei maggiori centri balneari di tutta la regione; nonostante le sue dimensioni, ogni anno attrae un rilevante flusso di turisti locali, nazionali ed esteri che, nel periodo estivo, arrivano a triplicare la popolazione, rendendo affollate le principali piazze e le strade più importanti del paese. La cittadina, che fa parte del Parco delle Madonie, è inclusa nel club de I borghi più belli d’Italia, l’associazione dei piccoli centri italiani che si distinguono per la grande rilevanza artistica, culturale e storica, per l’armonia del tessuto urbano, la vivibilità e i servizi ai cittadini. Cefalù fa anche parte della rete dei comuni solidali. Il duomo della città inserito nel sito Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale nel 2015 è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
Tìndari (in greco antico: Τύνδαρις, Týndaris) è una frazione di Patti, comune italiano della provincia di Messina in Sicilia. Gli abitanti sono detti tindàridi, tindaroti, tindaritani, tindaridei (in omaggio ai Dioscuri figli di Tindaro, personaggi e divinità dei miti greci); in siciliano tinnaroti. La città venne fondata da Dionisio I di Siracusa nel 396 a.C. come colonia di mercenari siracusani che avevano partecipato alla guerra contro Cartagine, nel territorio della città sicula di Abacaenum (Tripi), e prese il nome di Tyndaris, in onore di Tindaro, re di Sparta e sposo di Leda, padre putativo di Elena e dei Dioscuri, Castore e Polluce.
Durante la prima guerra punica, sotto il controllo di Gerone II di Siracusa, fu base navale cartaginese, e nelle sue acque si combatté nel 257 a.C. la battaglia di Tindari, nella quale la flotta romana, guidata dal console Aulo Atilio Calatino, mise in fuga quella cartaginese.